La campagna agricola 2025 sta per entrare nel vivo e Agrintesa si prepara ad avviare i 15 magazzini di conferimento e le cantine sociali dislocati Emilia-Romagna, Veneto, Lazio e Calabria. “Abbiamo avviato la campagna con la raccolta di ciliegie e albicocche – sottolinea Aristide Castellari, presidente di Agrintesa -. Le ciliegie sono complessivamente di buona qualità, nonostante i temporali recenti abbiano condizionato una parte delle prime raccolte. Per quanto riguarda le albicocche siamo partiti lentamente: la produzione, soprattutto nelle varietà precoci, è di qualità ma molto contenuta nei volumi. Ci aspettiamo una produzione più nella norma, invece, per le varietà tardive”.
Ed è partita in Calabria anche la raccolta delle nettarine da parte della base sociale entrata in Agrintesa dopo la fusione per incorporazione della cooperativa Oas di Castrovillari. “La qualità del prodotto è in linea con le attese e il mercato è partito molto bene. In generale le quotazioni per tutti i prodotti sono piuttosto brillanti a causa dell’ammanco produttivo registrato in diversi Paesi europei. Tale ammanco, dovuto ad avverse condizioni climatiche, ha generato un surplus di domanda che ha fatto innalzare le quotazioni e generato prezzi molto positivi, talvolta speculativi”.
Per quanto riguarda la vendemmia il potenziale produttivo dei soci di Agrintesa, ad oggi, è nella norma e – salvo imprevisti climatici – ci si aspetta una raccolta in linea con le medie storiche. “Abbiamo terminato la commercializzazione del vino 2024 poche settimane fa e le quotazioni, molto brillanti all’inizio e comunque interessanti anche in queste ultime battute di stagione, crediamo comporteranno soddisfacenti liquidazioni per i nostri soci” spiega.
Quanto al prodotto autunnale la campagna si sta predisponendo bene per tutte le colture. Il clima primaverile fresco e piovoso ha inciso positivamente sulle piante di kiwi e sui meli ma creato qualche disagio ai peri che hanno subìto una cascola più abbondante del solito. “Purtroppo – aggiunge Castellari – anche la primavera 2025 ha confermato il cambiamento climatico in atto e non sono mancate le gelate in marzo e aprile. Fortunatamente molti dei nostri soci hanno installato degli impianti di protezione attiva come ventoloni e impianti anti-brina ad acqua che hanno funzionato molto bene. La nostra esortazione a tutti i soci – conclude – è di proseguire questo percorso e proteggere i propri frutteti e la propria produzione”.