A Rimini il turismo traina il mercato ortofrutticolo: Cofmo riparte e progetta nuovi investimenti

A Rimini il turismo traina il mercato ortofrutticolo: Cofmo riparte e progetta nuovi investimenti

La cooperativa di facchinaggio che lavora al Centro Agroalimentare ha chiuso il bilancio 2020 con un fatturato di 1,5 milioni di euro e in sostanziale pareggio

giovedì 29 luglio 2021

La contrazione del mercato della movimentazione delle merci ortofrutticole, registrata a Rimini lo scorso anno a causa della diminuzione dei flussi turistici, sembra ormai superata. La cooperativa Cofmo, che opera proprio all’interno del Centro Agroalimentare Riminese dove svolge attività di carico, scarico e trasporto, sta infatti lavorando a pieno ritmo: “Da maggio siamo tornati ai livelli 2019 come volumi movimentati e i segnali sono incoraggianti - racconta Emanuele Bollini, presidente di Cofmo -. Ci stiamo preparando a fare alcuni investimenti e l’auspicio è che anche in autunno l’andamento si mantenga più o meno a livelli pre-Covid”.

Nonostante i contraccolpi dell’emergenza sanitaria sul mercato, la cooperativa di facchinaggio ha resistito bene e l’esercizio 2020 si è chiuso in sostanziale pareggio e con un fatturato di 1,5 milioni di euro. Il calo in valore, rispetto al 2020, è stato contenuto intorno al 5%. “Siamo contenti perché non abbiamo dovuto fare alcun ricorso agli ammortizzatori sociali e i nostri soci e lavoratori hanno saputo rispondere con flessibilità e attenzione, rinunciando anche a ferie e permessi, quando necessario. Questa ‘solidarietà’ sociale ci ha permesso di reggere bene e ripartire rapidamente - aggiunge il presidente -, abbiamo anche ricavato un piccolo ristorno per i soci”.

Nel prossimo futuro di Cofmo ci sono nuove assunzioni e investimenti importanti: “La stagione è ripartita forte e stiamo assumendo, anche perché tre soci storici sono andati in pensione e abbiamo tante richieste di lavoro - spiega Bollini -. Inoltre, grazie al sostegno del Piano Impresa 4.0, abbiamo in programma di acquistare una decina di transpallet elettrici: strumenti altamente tecnologici che, oltre a ridurre l’impatto ambientale, ci consentiranno di abbattere gli sprechi e i consumi, oltre ad avere un maggior controllo sui guasti e sulla manutenzione”.

La cooperativa di facchinaggio, che conta una trentina di lavoratori di cui circa la metà sono anche soci, è anche al lavoro per ottenere le certificazioni Ohsas 18000 e Iso9001 a garanzia della sicurezza e della qualità certificata del proprio lavoro.

Durante l’assemblea annuale, svoltasi in aprile, si è tenuto anche il rinnovo del consiglio di amministrazione che oggi è formato da Emanuele Bollini (presidente), Roberto Semprini (vicepresidente), Giovanni De Pascalis, Talla Gaye e Luca Melucci.