Asscor chiude un bilancio in positivo nonostante le difficoltà del 2020

Asscor chiude un bilancio in positivo nonostante le difficoltà del 2020

I servizi dedicati alle persone anziane e con disabilità hanno dato aiuto a 2000 persone, mantenendo intatta la loro qualità. Ora la cooperativa si prepara alla fusione per incorporazione con Il Germoglio.

giovedì 12 agosto 2021

Nonostante la grande sfida a cui è stata sottoposta e che la vede ancora impegnata in maniera notevole, la cooperativa sociale Asscor, specializzata nell’assistenza sociosanitaria alle persone anziane e con disabilità, ha chiuso un bilancio 2020 in maniera positiva, superando la soglia dei 22 milioni di euro di fatturato. Nel 2021, la cooperativa si prepara a crescere ancora, con la fusione per incorporazione della cooperativa Il Germoglio.

Durante l’assemblea, che si è svolta online nei giorni scorsi, il presidente Antonio Buzzi insieme alla direttrice Cristina Frega e a tutto il consiglio di amministrazione hanno presentato ai soci il bilancio d’esercizio e ripercorso insieme i momenti più significativi dello scorso anno.

“Nel 2020 i nostri servizi sono stati d’aiuto a quasi 2000 persone fragili, raggiunte grazie all’assistenza domiciliare, alle case residenza e ai centri diurni - ha sottolineato il presidente Buzzi -. Anche se i risultati economici sono stati positivi, non siamo usciti indenni dallo scorso anno: abbiamo vissuto momenti di estrema difficoltà a contatto con il dolore e con il virus; siamo stati chiamati dal sistema sanitario a svolgere ruoli delicati che hanno richiesto tanto in termini di impegno e di stress, come i Nuclei Osservazionali, il Nucleo Covid, l’Assistenza Domiciliare a persone Covid positive e la gestione di alcuni cluster; siamo stati costretti a rimodulare le relazioni con i nostri utenti e con i loro familiari, prendendo scelte impopolari, ma necessarie; abbiamo dovuto fare i conti, nelle prime settimane della pandemia, con le grandi difficoltà nel reperire i dispositivi di protezione individuale. Grazie all’impegno di tutti siamo riusciti ad affrontare ogni situazione e oggi, grazie al vaccino e alla grandissima adesione del nostro personale, che ha raggiunto il 96% ancor prima dell’obbligo per legge, possiamo lavorare con maggiore sicurezza e serenità, seppure in una situazione ancora difficile”.

 

Asscor ha all’attivo 583 lavoratori, di cui 436 soci e 522 donne. “Abbiamo cercato di stare accanto anche ai nostri lavoratori, che da marzo dello scorso anno hanno dato e continuano a dare il massimo, lavorando in situazioni di estrema difficoltà sial logistica che emotiva e psicologica - aggiunge la direttrice Frega -. Siamo riusciti ad erogare loro un piccolo ristorno, grazie ai buoni risultati economici raggiunti. Risultati resi possibili anche grazie ai ristori e ai contributi pubblici, previsti per far fronte alle difficoltà delle imprese che per noi si sono registrate soprattutto con la chiusura dei centri diurni. Senza questi ristori il nostro bilancio sarebbe stato ben diverso”.

Un altro aspetto da sottolineare è la continuità della cooperativa Asscor nel garantire servizi di qualità: “Anche in piena pandemia i nostri servizi hanno risposto ai più alti standard di qualità previsti - continua Frega -. Stiamo stati sottoposti a 6 ispezioni non programmate nelle strutture da noi gestite e non è mai emersa una non conformità”.

Per quanto riguarda il 2021 l’aspetto principale da segnalare è la fusione per incorporazione con Il Germoglio. “Il Germoglio è come noi un’associata del Consorzio Solco Ravenna che si occupa di servizi per le persone anziane. Collaboriamo da anni e questa fusione ci è sembrata una naturale evoluzione del nostro rapporto - sottolinea Frega -”. La fusione sarà operativa a partire da dicembre ma è già stata approvata dalle assemblee di entrambe le cooperative. Valeria Cortesi, consigliera de Il Germoglio, è entrata a far parte del Consiglio di Amministrazione di Asscor e le due cooperative, insieme, potranno contare su un fatturato di oltre 23 milioni di euro e 613 lavoratori.